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Il gattopardo, commentaire, scène du bal

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Par   •  24 Juin 2019  •  Commentaire de texte  •  2 811 Mots (12 Pages)  •  714 Vues

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AUGIER Jeanne

Il Gattopardo

Giuseppe Tommasi di Lampedusa

        Questo brano è tratto da Il Gattopardo, il capolavoro di Giuseppe Tommasi di Lampedusa. Quest'opera fu pubblicata in 1958 ma è un ritorno nel passato. In fatti, il romanzo si svolge nel Risorgimento e mette in scena una vecchia aristocratia rappresentata dal Principe che si oppone ad una visione moderna, quella del suo nippote Tancredi. Il romanzo è quindi un romanzo storico che vuole trasmettere la mentalità dell'aristocratia a quest'epoca. Questo brano è alla fine dell'opera, è una scena famosissima ; quella detta « del ballo ». Il Principe o Don Fabrizio assiste al ballo di una donna dell'alta aristocratia e questa scena è vista dal suo punto di visto. È allora una delle ultime scene della diegesi che ci porta alla fine. Il testo segue quindi gli occhi del personaggio pincipale come se sia una cinepresa che ci fa visitare i luoghi. Ma questo movimento si fa in un spazio chiuso, quello della dimora dei Ponteleone.

        Il Principe ha una visione critica del ballo che si tradusce con uno sgardo che sembra esterno, ci possiamo chiederci perchè mette in avanti una scena comica mentre sembra storto ?

        Questo brano è, prima di tutto, una semplice scena di ballo vista dal Principe, un personaggio emblematico della vecchia aristocratia. Ma questa scena di prima vista allegra e comica mostra una società immobile di fronte ad un mondo in movimento. Quella sembra condannata a scomparire come facendo parte di una epoca passata.

        In primo luogo, la scena è dipinta da un narratore interno che da le sue impressioni su un ballo. Quello è una festa allegra tipica delle feste aristacratie dell'epoca.

                In fatti, il punto di visto è chiaramente quello di Don Fabrizio malgrado che non sia il narratore. La foccalizzazione è interna come lo mostra la prima frase « Anzitutto la casa non gli piaceva ». Il luogo è presentato secondo la visione del Principe, e del suo risentimento. Siamo nelle pensieri del personaggio « le giovani pero non gli dicevano gran che, meno un paio », le sole informazioni che abbiamo sono quelle che sa il Principe. Seguiamo il suo sgardo, la casa è presentata con suoi occhi. Entriamo, prima con lui c'è una presentazione del luogo e puoi abbiamo una descrizione del ballo, del salotto dove si trovano le donne, quello degli uomini e per finire la sala del ballo. È solo quando « il Principe passo nel salotto accanto » che sapiamo che cosa si svolge nel questo salotto e la sua esistenza. Di più, la scena è descritta secondo il Principe e le sue opinioni, è trasformata dagli occhi del personaggio. Si vede riga 32 quando parla di « quella visione zoologica », è un punto di visto, un immagine scelta dal Principe per esprimere una certa visione di una scena.

                Un ballo è una festa, quindi un momento allegro, è un momento emblematico dell'aristocratia che puo mostrarsi. Il narratore ci da alcuni nomi « Tutù Lascari », « Maria Palma » o « Eleonora Giardinelli » per raggiungere al realismo del ballo ma anche per metterli in avanti. Vediamo anche che « i giovani ballano » quindi una attività normale per un ballo, ciononostante la maggior parte della gente non balla. In fatti, sono ragruppatti nei salotti come lo mostra il narratore con la parola « tribù » per descrivere il gruppo di uomini nel « salotto accanto » o ancora « colonia » per parlare delle donne sul pouf. Vediamo allora che c'è un mondo chiuso che non si mischia ne anche tra loro. Le donne sono in un salotto e gli uomini in un altro mesa da parte la « Regina dei Cieli » ma quella è una donna importante. Questa chiusura del mondo si fa anche nello spazio, in fatti i salotti diversi mostrano una separazione spaziale. L'attegiamento è anche una mostra di questa separazione, nel stesso tempo dove gli uomini anziani parlano le donne sembrano presa di euforia. Il ballo è atipico paragonato alla nostra rappresentazione di quelli ma la gente non sembra essere sorpresa della scena.

                Il Principe fa parte di questo mondo, è il personaggio centrale della scena e è importantissimo nella visione data del mondo aristocratico. In fatti, i valori del questo mondo apparesse attraverso questo personaggio. Ma prima di tutto possiamo vedere che c'è una descrizione del narratore. È precisato, in oltre, « il suo interressamento alla matematica » o ancora è meso in avanti « l'azzuro freddo dei suoi ochhi » quindi abbiamo particolari sul suo carattere e anche fisico. Di piu rappresenta la vecchia aristocratia, è visto come un nobile che mette soggezione « faceva perdere le staffe agli interlocutori […] per timore ». Lui che fa parte di un cerchio d'alto potere inspira una certa paura nella gente. Di più, il Principe sembra meso da parte in questo mondo e non soltanto di fronte alla sua posizione dominante. È un personaggio che domina grazie alla sua posizione che gli permette d'integrarsi « e se lui non fosse stato proprio il Principe di Salina […] le sue parrallassi e i suoi telescopi avrebbero rischiato di farlo mettere al bando. ». Questa presa di parola del narratore mostra l'importanza di questo personaggio doppio ; è nel stesso tempo emblematico della vecchia aristocratia e uno « stravagante » tra di loro. Perchè se è meso da parte per il suo interresso per le matematiche corrisponde anche ai codici di questa società ; « ottimo cavallerizzo, infaticabile cacciatore e mediamente donnaiolo ».

        Quindi è una scena vista attraverso il personaggio principale del Principe. Quello è centrale in tale che emblematico delle società aristocratica è in parallello da parte. Presenta una scena di ballo singolare è trasformata dai suoi occhi. La foccalizzazione interna permette allora d'avere une visione originale di quella.

        In secondo luogo, la scena del ballo è presa in giro dal Principe ma questa descrizione leggera sembra nascondere una problematica piu grave. Don Fabrizio, questo personaggio storto ha una presa di coscienza su una società in cui evolve.

                C'è una dimenzione comica in questo brano, il personaggio principale mostra una scena assurda. Prima di tutto la descrizione delle donne sul pouf è centrale, sono paragonate a delle « scimiette » o « i ouistiti », quindi una situazione comica, una metamorfosi in un animale brutto. Le donne sono prese in giro, « si aspettava di vederle a un tratto arrampicarsi sui lampadari e da li sospese per le code, dondolarsi esibendo i deterani e lanciando gusci di nocciola, stridori e digrignamenti sui pacifici visitatori. », la scena presenta una comicità di gesto con un imagine grottesca. Le donne sono ridicolizzate in questo paragono, hanno tutto dei animali. C'è un apice in quesa descrizione ; « lasciando gusci di nocciola, stridori e digrignamenti » che mostra l'assurda della situazione. Perturba il lettore per mettere in avanti il comico della situazione e la sua assurdità. Il fatto che il Principe ha « una specie di allucinazione » aggiunge a questo. C'è anche una certa ironia di Don Fabrizio con la frase « il nome della Vergine, invocato da quel coro virgineo » con un gioco sulle parole Vergine e vergineo che ha un doppio senso. L'antanaclasi insiste sulla dimenzione sarcastica del Principe. Mostra allora che il Principe è ironico nella sua descrizione, questa ironia tradusce una certa presa di distanza del Principe su questa società.

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