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Espaces Et Echanges (document en italien)

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Par   •  25 Mai 2014  •  1 125 Mots (5 Pages)  •  815 Vues

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Per analizzare la nozione degli spazi e scambi, ho deciso di seguire l'evoluzione nel tempo dei viaggi che hanno per origine o destino l'Italia. Viaggiare e infatti da sempre stato il miglior modo per scoprire spazi nuovi e dar vita a scambi, tanto di oggetti materiali, che di idee e cultura, e l'Italia, per la sua posizione geografica privilegiata nel Mediterraneo, e da sempre stata un paese per il quale i viaggi hanno rivestito una grande importanza.

Vedremo attraverso i documenti che ho scelto come cambiano i viaggiatori, le destinazioni e le motivazioni dei viaggi a seconda dei periodi storici.

All'inizio i viaggi erano essenzialmente commerciali. Si cercava di scoprire nuovi territori, o nuovi itinerari per raggiungere paesi lontani da cui si importavano merci preziose: spezie, sete, gioielli, che facevano la ricchezza dei mercanti delle repubbliche marinare (Genova, Pisa, Amalfi e Venezia). Una testimonianza famosissima di questo periodo e il magnifico racconto dei viaggi di Marco Polo, descritto nel “Milione”, che contiene una grandissima quantita di informazioni sulle regioni dell'Asia alla fine del 1200. Il primo capitolo di queste memorie di viaggio racconta come Marco Polo ha passato ben trentasei anni viaggiano in Asia, e il suo desiderio di far conoscere a tutti le meraviglie che ha scoperto, perche sarebbe un peccato che si perdessero. Il libro si apre con una dedica agli imperatori e re, che saranno le persone ideali per trarre vantaggio da tutte le informazioni contenute nel libro, come l'esistenza del carbone, che era sconosciuto in Europa.

Nel quindicesimo secolo, e sempre il commercio che motiva i viaggiatori come Cristoforo Colombo, che cerca di raggiungere le Indie facendo il giro del mondo.

Si viaggia quindi in questo periodo per commerciare, scambiare e trovare cose nuove, e non per emigrare, anche perchè i viaggi sono difficili e costosi, e riservati alla fascia ricca della popolazione.

Ma con il tempo la situazione cambia : la rivoluzione industriale riduce il costo dei trasporti, e diventa possibile per le frange meno ricche della popolazione viaggiare alla ricerca di migliori condizioni di vita. A partire dalla fine del 1800, il viaggio diventa fuga della miseria, della povertà, alla ricerca di una terra promessa che per molti si chiama « America », e nasce cosi il « mito dell'America ».

« Dagli Appennini Alle Ande », tratto dalla raccolta « Cuore » pubblicata nel 1886, e un testo famoso di Edmondo de Amicis che ci da una vivida testimonianza di questo periodo. Questo racconto ci parla della storia di una famiglia Genovese che cade nella miseria. La madre emigra allora a Buenos Aires per cercare di guadagnare un po' di soldi mettendosi al servizio di ricche famiglie Argentine, come facevano gia tante altre donne a quei tempi. Non avendo piu notizie delle madre, il figlio Marco, tredicenne, parte da Genova alla ricerca della mamma. Si imbarca su una nave a destinazione dell'America del Sud, ed attraversa tutta l'Argentina per ritrovarla.

Durante il suo viaggio, Marco deve affrontare vari problemi tipici dell'immigrazione : ha difficolta a trovare lavoro, non gli bastano i soldi, ha fame e si ammala gravemente, ma trova conforto e appoggio tra gli altri emigranti italiani che lo aiutano a proseguire il suo viaggio che si conclude felicemente.

Ma non tutti gli emigranti hanno la fortuna di essere il protagonista di un romanzo: le condizioni degli Italiani che arrivano negli Stati Uniti, per esempio, sono spesso drammatiche. La violenza e il rigetto di cui sono oggetto questi

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