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Gestion des interventions intégrées pour la politique de bien-être (document en italien)

Étude de cas : Gestion des interventions intégrées pour la politique de bien-être (document en italien). Recherche parmi 298 000+ dissertations

Par   •  22 Mars 2014  •  Étude de cas  •  2 850 Mots (12 Pages)  •  750 Vues

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DIPARTIMENTO DI CULTURE, POLITICA E SOCIETA’

Corso aggiornamento universitario in:

GESTIONE DEGLI INTERVENTI INTEGRATI PER LE

POLITICHE DI WELFARE

Il modello criminale e i suoi “fattori di produzione”

Torino, 6 settembre 2013

Teresa Esposito

CAPITOLO 1

Il contenitore in cui annaspiamo

1.1 Lo scenario socio-economco: “Il mondo imbrattato di abusi e di malessere”

CAPITOLO 2

Le variabili destabilizzanti del contesto

2.1 La criminalità organizzata.

2.2 L’immigrazione clandestina

2.3 La concorrenza sleale estera

CAPITOLO 3

Le principali tappe della “via crucis” socio-economico-malavitosa

3.1 Il fenomeno endemico della corruzione - Forme espressive dell’agire illecito

3.2 I reati tipici della malavita organizzata

3.3 Le condizioni socio culturali che le favoriscono

3.4 Gli inceppamenti della giustizia e dei meccanismi repressivi dello stato

CONCLUSIONI

CAPITOLO 1

Il contenitore in cui annaspiamo

1.1 Lo scenario socio-economco: “Il mondo imbrattato di abusi e di malessere”.

Questo sguardo allo scenario, caratterizzato dalla descrizione di fenomeni ed eventi prevalentemente negativi, non vuole essere una visione pessimistica ma una visione realistica della società che vede nella descrizione anche impietosa delle sue manchevolezze la condizione imprescindibile per ricercare i rimedi efficaci per attenuarle o eliminarle.

tracollo della economia finanziaria internazionale (collasso delle banche d’affari) e ascesa inquietante dei fondi sovrani prima e del debito sovrano attualmente.

disuguaglianza sociale anche nei paesi industrializzati che ha raggiunto livelli insostenibili (indice di Gini circa al 70%).

emergenza sociale vistosa con estensione:

della fascia di povertà o della precarietà lavorativa;

della criminalità organizzata infiltrata nella amministrazione pubblica;

della disoccupazione cronica e irreversibile;

della criminalità urbana predatoria;

della diffusione dello spaccio di sostanze stupefacenti;

delle condizioni di “lavoro” schiavistiche.

preoccupante caduta della produttività del sistema produttivo nazionale con incombente pericolo di recessione economica.

gestione scandalosa e scandalistica dei sistemi di reclutamento nei principali servizi pubblici (università , sanità , scuola, enti locali).

insanabile inefficienza di quasi tutti gli apparati pubblici nazionali con particolare evidenza, soprattutto per gli effetti sulla popolazione, per l’amministrazione della giustizia.

l’aumento generalizzato del disagio sociale e della criminalità’ urbana, accentua l’atteggiamento guardingo e difensivo presente nella popolazione stemperando il

principio di solidarietà alla base del sistema democratico che governa la nostra comunità.

a fronte della evidenza degli sprechi e dei privilegi di poche categorie sociali, si stanno affermando la sensazione di impotenza, il sentimento di rassegnazione, il declino della speranza in una ripresa economica e morale.

il dilagare della falsificazione e della contraffazione sia dei beni materiali, sia di quelli immateriali, modifica il criterio di esclusività dei prodotti e dei servizi.

a fronte di pochi lodevoli esempi di progresso sociale, civile, scientifico, abbondano, soprattutto in determinate aree del nostro paese, l’incuria, la devastazione ambientale, la corruzione sistematica e l’ impotenza e delle istituzioni pubbliche, spingendo i resistenti a migrare.

CAPITOLO 2

Le variabili destabilizzanti del contesto

Nonostante che la recessione economico-industriale sia considerata dai commentatori istituzionali la principale causa del declino del nostro paese, ad essa dovrebbero essere affiancate alcune altre ragioni con analogo potere esplicativo.

È possibile ritenere che codesti fattori complementari siano i seguenti:

la criminalità ordinaria e quella organizzata di stampo mafioso con le sue incontrollabili infiltrazioni nel tessuto politico e industriale;

l'immigrazione regolare e soprattutto quella clandestina e i costi impropri da essa generati;

la concorrenza sleale dei paesi extracomunitari.

2.1 La criminalità organizzata.

La criminalità ordinaria e quella mafiosa diffusa

Sono in forte aumento, anche in seguito alla recessione economica e alla clandestinità i reati predatori, ossia le forme delittuose che incidono direttamente sui beni personali (scippi, furti in alloggio, truffe, ecc.) e sulla sfera privata generando allarme, ansia e diverse forme di disagio psicologico e sociale1.

2.2 L’immigrazione clandestina

L’immigrazione clandestina e i suoi costi

Un aspetto poco o per nulla diffuso dalla stampa quotidiana (il che rispecchia l’impostazione reticente degli

...

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