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Storia Di Martini

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Par   •  8 Mars 2013  •  1 220 Mots (5 Pages)  •  1 140 Vues

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Nel 1847, si costituisce a Torino una nuova azienda che si chiama « Distilleria nazionale di spirito di vino all’uso della Francia ». È fondata da alcuni comercianti piemontesi, daiquali non fanno parte i fondatori di Martini. Alessandro Martini e Teofilo Sola sono solo dei dipendenti. Quando muore uno dei fondatore nel 1860, i soci devono lasciare l’azienda e trovare un altro lavoro.

Il 30 giugno 1863, la società « Martini, Sola e compagnia » viene fondata a Torino, con la parteciapzione di un terzo socio, Luigi Rossi. Solo un’anno dopo la creazione, si stabiliscono a Pessione, una piccola città situata al sud est di Torino. È una posizione strategica, perchè la città di Pessione è situata sulla linea ferroviaria Torino-Asti-Genova. Da Genova, permette l’esportazione dei prodotti dapertutto il mondo. La prima etichetta, per fare conoscere la marca, è disegnata dai stessi Martini e Sola : rappresenta un toro rampante in campo azzurro, i nomi dei soci, l'indirizzo della bottega e la scritta "Stabilimento in Pessione".

Dopo la morte di Teofilo Sola, che accade nel 1879, la ragione sociale diventa « Martini & Rossi ». A ricordo del suo lavoro per la ditta, la dicitura "Successori Martini, Sola e C.ia" rimarrà fino alla metà degli anni 1950.

A partire del 1884, c’è una volontà di espendersi, e le tre prime botteghe che non sono sul territorio italiano vengona aperte a Ginevra, Barcellona e Buenos Aires.

Nel 1887, la direzione generale si trasferisce a Torino, in corso Vittorio Emanuele II. Ancora oggi, è la sede principale del gruppo.

Alla morte dei fondatori Rossi e Martini, la guida passa ai figli di Luigi Rossi: prima Teofilo e Cesare, poi Enrico ed Ernesto, che hanno sempre questa volantà di rivolgersi ad un’espansion al’esteri. Dopo la costruzione, nel 1901, di una nuova distilleria a Montechiaro d’Asti, per la produzione soprattutto di vini a base di uva moscato, la direzione apre nuove filiali fuori dall'Italia, amministrate da tecnici formati a Pessione. Il loro controllo e coordinamento è garantito da un comitato tecnico. I posti più famiosi che accolgono delle botteghe Martini sono Bruselle, Londra e Parigi.

Nel 1911, dopo l’esposizione internazionale di Torino, la famiglia Rossi viene insignita dal re del titolo nobiliare Conti di Montelera.

Negli anni Trenta, dopo la morte di Teofilo, prende il controllo dell'azienda la terza generazione dei Rossi di Montelera: i cugini Lando, Metello, Napoleone e Theo.

Sono gli anni della realizzazione di opere sociali a favore dei lavoratori e dell'espansione dello stabilimento. Iniziate con la costituzione della scuola materna "Luigi Rossi" di Pessione nel 1923, le politiche sociali si continuano con la creazione di un circolo ricreativo femminile, di un dopolavoro, di una scuola elementare e di colonie estive in Valle d'Aosta gestite da religiose.

Al’inizion degli anni 1930, la marca Martini deve fare fronte a un calo da parte dei consumatori. L’idea orignale di farne un prodotto naturale ha stancato la gente, che non acquista come prima i loro prodotti. Fecero diventare la loro passione per le corse automobilistiche un elemento distintivo dell'azienda, quando nel 1934 Martini sponsorizzò il "Grand Prix della Montagna Martini".

Si può anche notare che nel 1936 vengono lanciati i celebri concerti radiofonici Martini, realizzati in collaborazione con l'orchestra dell'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) e trasmessi con successo fino al 1964. La tradizione verrà poi ripresa solo tra il 1988 e il 1990, quando l'azienda organizzerà, in coproduzione con Rai Uno, un ciclo di concerti dedicati a Wolfgang A. Mozart.

La Guerra porta la distruzione dello stabilimento tedesco e danni alla produzione in diversi paesi. Inoltre, la decisione di mantenere la piena occupazione per tutelare i dipendenti nel periodo bellico, provoca un grave disastro economico.

L'azienda tuttavia supera la crisi del dopoguerra grazie all'introduzione di avanzate tecniche di organizzazione commerciale, che le permettono di consolidarsi nei mercati esteri

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