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Biografia Machiavelli Italien

Dissertation : Biografia Machiavelli Italien. Recherche parmi 298 000+ dissertations

Par   •  12 Mai 2016  •  Dissertation  •  559 Mots (3 Pages)  •  480 Vues

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Biografia

Niccolò Machiavelli nasce a Firenze nel 1469 in una famiglia non particolarmente agiata. Riceve un’istruzione umanistica e impara il latino. Si appassiona ai testi degli storici e dei pensatori politici antichi ma non è estraneo nemmeno alle opere letterarie. Tra il 1592 e 1594 compone alcune opere come Poscia che a l’ombra e Se avessi l’arco e l’ale nel tentativo di avvicinare Giuliano de’ Medici, probabile destinatario. Nei primi anni della Repubblica ha l’occasione di osservare l’agire di Girolamo Savonarola ma è ben lontano dal condividere le sue idee, dimostra, anzi, parecchia diffidenza nei confronti del frate ma lo incuriosisce il successo che questi ha tra il popolo. Nel 1498, pochi giorni dopo la morte di Savonarola, viene nominato segretario della seconda cancelleria che si occupava della politica estera e dell’organizzazione militare. Con il suo operato si conquisto la fiducia di Pier Soderini e gli furono affidati importanti incarichi in campo militare e diplomatico. Tra le altre cose varie missioni in Italia, Francia, Tirolo e Veneto. Nei suoi viaggi ebbe l’occasione di osservare varie situazioni politiche e giudicare positive quelle che come la Francia mostravano maggiore coesione e fallimentari stati come la Germania che risultavano essere divisi internamente in principati autonomi in conflitto tra loro. Sulla base di queste osservazioni consiglia spesso ai signori di Firenze, tentati di allearsi con l’imperatore tedesco, di preferire la più solida Francia. In questo periodo scrive alcune opere come Ritarcto di cose di Francia e Rapporto di cose della Magna ma anche Del modo tenuto dal duca Valentino nell’ammazzare Vitellozzo Vitelli ecc (lo stesso episodio che verrà poi sintetizzato in uno dei capitoli del Principe), Del modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati e i Ghiribizzi al Solderini (una riflessione sulla natura umana e su come essa interagisce con gli avvenimenti storici).

Nel 1512 la situazione cambia radicalmente. La repubblica cade, Macchiavelli viene licenziato e accusato di aver partecipato ad una congiura antimedicea. Il sospetto gli costa un breve periodo in prigione, la tortura e l’esilio per un anno all’Albergaccio, un suo podere presso San Casciano. Fu un periodo di grande amarezza morale ma anche di una febbrile attività intellettuale che produsse Il Principe e una parte dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Una volta rientrato a Firenze, privo di incarichi pubblici, continua l’attività letteraria e produce l’Arte della guerra e le commedie Mandragola e Clizia.

Tenta, inoltre, più volte di ingraziarsi i Medici e mostrare loro il proprio valore di teorico della politica. D’altronde il Principe serviva proprio a questo e aveva come destinatario Lorenzo il Magnifico, duca di Urbino. I suoi tentativi hanno scarso successo e ottiene solo incarichi laterali e di certo non operativi (gli era stato commissionato di scrivere la storia di Firenze che finì nel 1525). La sua cultura tuttavia e l’ostilità dei Medici lo avvicinarono a un gruppo di aristocratici intellettuali antimedicei che discutevano di arte e classicismo nei giardini di casa Rucellai.

Nel 1525 Machiavelli comincia finalmente ad avere alcuni incarichi burocratici più importanti da Giulio de Medici divenuto papa Clemente VII e dalla stessa signoria fiorentina. Sfortuna vuole che nel 1527, solo due anni

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